![]() E' di questi giorni la notizia che farà sicuramente tremare uomini e donne che tradiscono. Da oggi se pur contro determinate norme gli sms, chat facebook, whatsapp possono essere mostrati in udienze come prove di un tradimento. Il codice civile però stabilisce che le prove per l'addebito della separazione devono essere acquisite in maniera legale, senza violare la legge. Una recente sanzione del tribunale di Roma tuttavia ha cambiato le carte in tavola; se uno dei due coniugi "recupera in qualche modo" sms o chat di facebook o whatsapp (giusto per citare le più famose) dell'altro per dimostrare l'adulterio allora si può ricorrere all'addebito di separazione. Un altro caso simile si è verificato con la corte di cassazione di Milano; nello specifico "giustificato l'addebito per la violazione dell’obbligo di fedeltà, in ragione della scoperta di messaggi amorosi pervenuti sul cellulare". Non è la prima volta che un giudice stabilisce valida la prova del tradimento possa essere data con sms o chat segrete. Questa linea di pensiero non è condivisa da tutti i tribunali, che spesso rispettano la norma sulla privacy. La norma in questione dice che solo le prove acquisite in modo lecito possono essere utilizzate. Quindi secondo questo ragionamento un sms o una chat presi di nascosto da un telefono non rispetta lo "standard". Secondo il giudice di Roma però il matrimonio comporta un'indebolimento della sfera della privacy ed un'implicita condivisione degli aspetti quotidiani; stando a questo sarebbe tutt'altro che illecito frugare nella corrispondenza o nei messaggi sms chat whatsapp e facebook del coniuge. In commercio esistono dei software spia per cellulari android e iphone che copiano gli sms, le chat e le chiamate del tutto legali se utilizzati come backup personale ma illegali se utilizzati contro il partner ma con gli sviluppi di oggi sarà tutto da rivedere? Stando alla sentenza un coniuge può essere responsabile della separazione se l'altro ne produce testimonianze inconfutabili, come i messaggi dell'amante. Ancora più in linea con il ragionamento nel caso di telefono lasciato incustodito, perchè come detto prima il matrimonio comporta un affievolirsi degli spazi personali e della propria privacy. La convivenza determina un'implicita manifestazione di consenso alla comunicazione e alla conoscenza di dati di natura personale. In altre parole,sempre riferendosi a questa sentenza, non è da ritenersi illegale la scoperta di infedeltà avvenuta casualmente per messaggi letti da un telefono lasciato dal coniuge incustodito per casa.
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Autore BlogRossana Scarantino Archivio per Mese
Ottobre 2019
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