Tra telecamere microspie e intercettazioni è psicosi di controllo. L’esperto: Italia al primo posto nel mondo per lo spionaggio. Per prima cosa schermare i vetri con una tenda a maglia di metallo e appena si entra in ufficio controllare prese, sotto i tavoli, canaline nel muro. Dalle intercettazioni telefoniche alle telecamere nascoste fino alle microspie, quella di spiare è un'arte soprattutto italiana. Dal 2007 a oggi la psicosi e la morbosità di controllo, dal pubblico al privato, sono infatti cresciute del 100%. Ne è convinta //////////, figlia del celebre investigatore ////////, ed erede della famosa agenzia d'investigazione privata che da anni gestisce. E mentre l'argomento torna di attualità, dopo il caso delle microspie nascoste nell'ufficio della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, la titolare dell'agenzia, che si occupa ora soprattutto di bonifiche ambientali e telefoniche, suggerisce un vademecum anti-spionaggio. Proteggersi dal controllo altrui non è poi così difficile, oltre all'uso delle più avanzate tecnologie si può far ricorso ad alcuni accorgimenti.
Regola fondamentale: circondarsi di collaboratori fedeli. E' poi buona norma quando si entra in un ufficio fare una prima bonifica, condizione necessaria, ma non sufficiente per essere al riparo dalle violazioni della privacy. E il consiglio più ovvio: non lasciare mai i cellulari incustoditi. ''Vorrei dare dei consigli pratici, gli italiani non amano le procedure, se così non fosse non sarebbe stato facile entrare in una stanza come quella della Polverini - sottolinea ///////// all'ADNKRONOS - Per prima cosa si possono schermare i vetri con una tenda che contenga una leggerissima maglia di metallo. Ci sono tende oscuranti che permettono di non farci intercettare dall'esterno con microfoni laser''. ''Poi c'è il jammer che può essere lecito o illecito a seconda della frequenza - aggiunge - Si tratta di un disturbatore di frequenze che crea una barriera intorno alla persona, in un raggio di 4 metri cubi, poi molto dipende dalla forza del jammer. In quel campo non si potrà quindi intercettare. Un altro disturbatore di frequenze è il produttore di rumore bianco, piu' che altro per proteggersi dalle registrazioni''. E per chi non può avvalersi della tecnologia ''la cosa più semplice che si può fare è utilizzare il rumore dell'acqua corrente che fa da schermo'', spiega. ''Per esempio - dice - quando sia necessario parlare di cose private io consiglio di andare in bagno e aprire tutti i rubinetti, dal lavandino alla vasca, e di parlare circondati dall'acqua che scorre. E' per questo motivo che le microspie in genere vengono posizionate lontano da fonti di acqua''. ''Quando si entra in un ufficio - continua ////////// - la regola numero uno è guardare le prese, controllare sotto i tavoli, dietro i televisori, vedere se sono state fatte canaline nei muri, o impianti per nuovo centralino telefonico''. ''Si possono poi creare delle camere schermate - aggiunge - una tipologia che impedisce la fuoriscita di qualsiasi emissione di onde che possono essere date da microspie analogiche o digitali. Il problema potrebbe essere che poi neanche i cellulari prendono. Esistono comunque alcune camere schermate di ultima generazione dove i cellulari prendono''. Quanto ai dati sullo spionaggio, secondo quanto riferisce l'investigatrice, l'Italia si piazza ai primi posti. ''Siamo il primo paese nel mondo a fare questo tipo di attività - sottolinea - seconda è la Germania con una differenza pari a un rapporto 100 a 30, seguono la Spagna e la Francia. Un capitolo a parte è costituito dall'Inghilterra e dagli Usa, dove si spia soprattutto nel campo politico. Si spia il politico per sapere le mosse o per poter ricattare. In questo momento siamo in una fase delicata, l'informazione è potere ed è molto importante sapere le cose per primi. Certo, non dico che sia etico''. ''Dal 2000 al 2004 c'è stato un aumento del 65% di ascolti in generale; dal 2004 al 2007 le violazioni della privacy, per tabulati, intercettazioni telefoniche e telecamere nascoste, sono aumentate in modo esponenziale - conclude - Fino al 2004 le intercettazioni non erano così alte, poi sono cresciute di oltre il 40%''. fonte adnkronos
2 Commenti
Oggi con tutte le minacce a cui siamo sottoposti e al quale è sottoposto il nostro pianeta minacce nucleari, eventi atmosferici del tipo tempeste solari, guerre, stiamo sviluppando un istinto di conservazione che si concretizza nella costruzione e realizzazione di rifugi bunker anti radiazioni che ci consentano di isolarci nel sottosuolo fino a quando l'evento catastrofico abbia cessato di minacciarci. La ditta di realizzazione bunker che da qualche anno ha sviluppato il migliore connubio fra i sistemi di rilevazione e sicurezza e le opere murarie portanti è Italiana ed ha sede a Livorno il referente è Nello Di Savio. Nasce dall'unione di figure professionali con anni di esperienza alle spalle che coalizzandosi hanno dato vita ad una struttura completa. Infatti la costruzione di un rifugio bunker anti radiazioni non è una cosa da prendere sotto gamba. Ditte di costruzioni di ville e palazzi ce ne sono centinaia e a volte si improvvisano costruttori di bunker. La ditta in parola offre un servizio completo dalla A alla Z con formula chiavi in mano cioè voi ci fornite il terreno dove costruire il rifugio anti radiazioni e noi vi consegnamo il bunker finito e nelle opere sono previste indagini geologiche, studio di progettazione, presentazione piano al comune di residenza, sistemi di depurazione aria e acqua, sistemi di alimentazione elettrica alternativa. Per un preventivo o un sopralluogo non esitare a contattarci visitando il nostro sito costruzione bunker
Identikit dell’infedeltà coniugale dall’Associazione avvocati matrimonialisti italiani: il luogo principe è l’ospedale, e si tradisce di più a Milano che a Roma. Kit per l’esame del Dna e per spiare il coniuge persino su Facebook
L’amante? Il primo incontro avviene quasi sempre sul posto di lavoro, e il rischio è più forte se si tratta di ospedali, redazioni giornalistiche, studi professionali. Seguono in classifica gli uffici pubblici e le banche. Milano guida la top ten delle città ad alto tasso di fedifraghi, e l’Italia è il paese europeo in cui ci sono più relazioni extraconiugali. E’ il ritratto di traditi e traditori tracciato dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, che, statistiche alla mano, ha anche delineato un quadro preciso di come nuove tecnologie e social network abbiano cambiato le scappatelle. Tra le cause che scatenano la crisi del matrimonio, le infedeltà coniugali si collocano tra le più ricorrenti: rappresentano il casus belli nel 40% dei casi di separazione e divorzio. E, secondo l’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, il 60% delle infedeltà coniugali che si consuma nel nostro Paese avviene sul luogo di lavoro, secondo le recenti statistiche elaborate dal Centro Studi AMI confermate dalla società Robert Half Executive Search. Statisticamente Milano è la città in cui, in percentuale, si consuma il maggior numero di tradimenti, seguita a ruota da Roma, Bologna, Torino. Nel sud la città in cui si registrano maggiori infedeltà coniugali è Napoli. L’Italia è il Paese che detiene in Europa il record di relazioni amorose sul luogo di lavoro; seguono nell’ordine Germania, Francia ed Inghilterra. Sempre più spesso tra colleghi si instaurano relazioni amorose che durano anni all’insaputa del coniuge (che molto frequentemente conosce il partner della moglie o del marito). Molti italiani realizzano così vite parallele ammantate di normalità: un numero non trascurabile di coniugi cresce figli concepiti fuori dal matrimonio. «Chi lavora trascorre molto più tempo con il collega che con il coniuge – dice l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione – e ciò influisce molto sulla tentazione di allacciare relazioni extraconiugali. Fenomeno dimostrato anche dalle indagini degli investigatori privati, che iniziano a ricercare le prove di eventuali tradimenti partendo immancabilmente, come prima opzione, dall’ambito professionale del pedinato». «I luoghi di lavoro a maggiore rischio tradimento sono, nell’ordine: gli ospedali e le cliniche, gli studi professionali, le redazioni giornalistiche, pubblici uffici e banche. Tra le infedeltà coniugali consumate tra colleghi spiccano anche quelle a sfondo omosessuale (7% dei mariti, 5% delle mogli)». Continua a leggere su La Stampa |
Clicca qui per modificare.
Autore BlogRossana Scarantino Archivio per Mese
Ottobre 2019
|
Per questioni di privacy si riceve per appuntamento. Forniamo materiali e Tecnologie investigative per Forze dell'Ordine.
Non era quello che cercavi?
|
Legalità
Le informazioni e le foto presenti sul sito possono essere soggette a modifiche o variazioni di prezzo senza preavviso a casa di aggiornamenti da parte dei nostri fornitori. Alcune immagini sono state prelevate dal web, esse verranno rimosse su richiesta del soggetto proprietario (Dl 196/2003) La ditta declina ogni responsabilità su un eventuale utilizzo illecito di dispositivi commercializzati sul nostro sito (DPR 300/70, L.98/19748-4-74 n. 98; art. 615 bis, 617, 617 bis, 226 bis cpp di procedura penale). L'utilizzatore è l'unico responsabile per un eventuale utilizzo contro la legge e ne prende atto al momento dell'acquisto. Non si effettuano inoltre installazione di software spia o dispositivi di qualsiasi genere. Alcuni prodotti in vendita sul nostro sito non recano la marcatura CE in quanto prototipi o kit di montaggio non prodotti in serie (bassissima tensione) questi prodotti sono da utilizzare a scopo didattico dimostrativo oppure fuori dalla comunità europea.
ultime novità
Vai alla pagina dei prodotti in sconto
|