Raggiungere le zone rurali con una connessione a Internet è sempre un problema: posare i cavi necessari è spesso improponibile e installare impianti di connettività mobile è forse più semplice ma certamente anche molto costoso.
La soluzione a questi problemi arriva dall'australiano CSIRO - Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization - alle prese con il problema di portare la Rete lontano dalle grandi città. La chiave sono le antenne televisive, presenti pressoché dappertutto e, ovviamente, in grado di ricevere segnali da un ripetitore relativamente vicino. Con il passaggio alla TV digitale terrestre (previsto in Australia entro per il 2013), la vecchia infrastruttura di trasmissione analogica e le frequenze liberate possono essere riciclate per fornire una connettività a Internet senza fili tramite un segnale che può essere captato dalle normali antenne televisive e utilizzato dai computer delle abitazioni tramite un set-top box apposito. La tecnologia che permette tutto ciò - non a caso sviluppata dall'ente che detiene un brevetto chiave sul Wi-Fi - si chiama Ngara e avrebbe costi di impiego contenuti, poiché si tratterebbe soltanto di adattare un'infrastruttura già esistente. "Tutte le tecnologie senza fili concorrenti" - spiega Robin Simpson, direttore del settore wireless di Gartner - "usano alte frequenze e richiedono nuove stazioni di trasmissione, l'uso di una nuova parte dello spettro e l'installazione di nuove antenne. Riutilizzare ciò che è stato abbandonato insieme alla TV analogica è una strategia di mercato molto più semplice". Il dottor Ian Opperman, direttore del centro ICT del CSIRO, spiega in che cosa consiste la prima metà di Ngara, quella che consente l'upload contemporaneo a sei utenti senza che alcuno scenda sotto i 12 Mbit/s: "chi non vive vicino alla rete in fibra potrà usare il nostro sistema ed essere in grado di caricare un video su YouTube in tempo reale senza veder cambiare il proprio data rate, nemmeno se cinque dei suoi vicini iniziano a fare lo stesso". Questa prima fase permette di ottenere la velocità in upload di 12 Mbit/s per canale televisivo (ogni canale sono 7 MHz) grazie alla sua alta efficienza spettrale, pari a 20 bit al secondo per Hertz. La sperimentazione inizierà a dicembre in Tasmania, a Smithton, mentre il CSIRO sta già lavorando sulla seconda fase, che promette una velocità di download ancora pari a 12 Mbit/s. fonte zeusnews
0 Commenti
Il tuo commento sarà pubblicato dopo l'approvazione.
Lascia una risposta. |
Clicca qui per modificare.
Autore BlogRossana Scarantino Archivio per Mese
Ottobre 2019
|
Per questioni di privacy si riceve per appuntamento. Forniamo materiali e Tecnologie investigative per Forze dell'Ordine.
Non era quello che cercavi?
|
Legalità
Le informazioni e le foto presenti sul sito possono essere soggette a modifiche o variazioni di prezzo senza preavviso a casa di aggiornamenti da parte dei nostri fornitori. Alcune immagini sono state prelevate dal web, esse verranno rimosse su richiesta del soggetto proprietario (Dl 196/2003) La ditta declina ogni responsabilità su un eventuale utilizzo illecito di dispositivi commercializzati sul nostro sito (DPR 300/70, L.98/19748-4-74 n. 98; art. 615 bis, 617, 617 bis, 226 bis cpp di procedura penale). L'utilizzatore è l'unico responsabile per un eventuale utilizzo contro la legge e ne prende atto al momento dell'acquisto. Non si effettuano inoltre installazione di software spia o dispositivi di qualsiasi genere. Alcuni prodotti in vendita sul nostro sito non recano la marcatura CE in quanto prototipi o kit di montaggio non prodotti in serie (bassissima tensione) questi prodotti sono da utilizzare a scopo didattico dimostrativo oppure fuori dalla comunità europea.
ultime novità
Vai alla pagina dei prodotti in sconto
|